Quando si sceglie Maiorca come propria meta di viaggio c’è un momento preciso, mentre si cammina tra le dune di sabbia bianca e si respira l’odore del sale trasportato dal vento, in cui si capisce perché tutti parlano di Es Trenc. Ed è quell’attimo in cui, davanti ai propri occhi, si apre un mare immobile, trasparente, turchese, che sembra rubato ai tropici. Eppure, la verità è che non siamo dall’altra parte del mondo, ma nel sud di questa straordinaria isola delle Baleari, in uno dei tratti di costa più iconici e fotografati dell’arcipelago.
Qui non ci sono grandi hotel né enormi costruzioni. C’è la natura con il suo abito migliore, ogni tanto puntellata da qualche chiringuito e un parcheggio nascosto dietro la vegetazione mediterranea. Non vi sorprenderà quindi sapere che il suo soprannome è “I Caraibi di Maiorca”.
Indice
Dove si trova e come arrivare a Es Trenc
Es Trenc si trova sulla costa sud di Maiorca, nelle Isole Baleari, tra le località di Colònia de Sant Jordi e Ses Covetes, nel comune di Campos. È parte di un’area naturale protetta, che include le Saline d’Es Trenc–Salobrar de Campos, un ecosistema importante per la fauna migratoria, tra cui i fenicotteri rosa.
Vi si può arrivare in diverse maniere:
- In auto: è il modo più comodo e diretto. Da Palma di Maiorca ci vogliono circa 45-50 minuti prendendo la Ma-19 verso sud-est fino a Campos, poi si seguono le indicazioni per Es Trenc dove ci sono due accessi principali, uno dei quali possiede un parcheggio che costa circa 7–10 euro al giorno nei mesi più caldi;
- In autobus: d’estate, ci sono autobus diretti da Palma (linea A51 o 515, secondo la stagione) che fermano a Campos, Colònia de Sant Jordi o Ses Covetes, da cui si può proseguire a piedi. Tuttavia, i tempi di percorrenza sono più lunghi e gli orari non sempre comodi;
- In bici o scooter: un’alternativa molto usata dai viaggiatori indipendenti e dagli escursionisti. La strada da Campos è pianeggiante e ben segnalata.
Un piccolo consiglio da tenere a mente è che Es Trenc è lunga, ma l’accesso più noto e frequentato è quello da Ses Covetes, mentre la parte più tranquilla si raggiunge da Colònia de Sant Jordi, con una camminata di circa 20-30 minuti lungo la riva.

Le caratteristiche di Es Trenc
Questo affascinante angolo della Spagna è di quelli che, appena vi si mette piede, fanno pensare “Ok, ora posso smettere di cercare.” Ma del resto non c’è da sorprendersi: la sua sabbia è chiarissima, morbida sotto i piedi, senza sassi né alghe fastidiose (anche se ogni tanto possono esserci). L’acqua è trasparente come il cristallo, bassa per decine di metri e perfetta per nuotare senza fretta o per stare semplicemente in ammollo a guardare l’orizzonte.
Lunga ben 4 km, è anche piuttosto ampia, e in certi punti – specie verso la fine, lato Ses Covetes – riesce persino a sembrare selvaggia, nonostante tenda ad essere molto frequentata in alta stagione. Camminando verso ovest, si trovano angoli più tranquilli, ideali per chi desidera trascorrere la propria giornata con un po’ di privacy o vuole allontanarsi dai chiringuiti.
Intorno a Es Trenc non ci sono resort né edifici alti. Solo dune, pini bassi, cespugli di ginepro e il cielo che sembra più grande di quanto siamo abituati a vedere. Alle spalle si estende l’area protetta delle saline, dove poter avvistare graziosi ed eleganti fenicotteri (sì, ci vuole un po’ di fortuna). Se possibile, vale la pena farci passeggiate o giri in bici al tramonto, quando la luce riflette sull’acqua salata creando uno spettacolo assurdo.
La zona centrale e ovest di Es Trenc è tradizionalmente frequentata da naturisti. Anche se non si è interessati, è utile saperlo perché è la parte meno affollata e più rispettosa dei silenzi. Nessuno da queste parti obbliga a spogliarsi, ma è proprio qui che si può trovare davvero la tranquillità.
I mesi migliori per andarci sono maggio, giugno e settembre, ma a livello generale (e anche in altra stagione) dopo le 18 questo angolo da sogno di Maiorca cambia completamente volto: molti dei turisti presenti se ne vanno, il sole è ancora caldo ma più dolce, e in certi giorni c’è chi improvvisa aperitivi portati da casa, direttamente a riva. È uno dei momenti più amati dai local, soprattutto durante la settimana. Sì, il calar del sole su questa spiaggia è un evento di pura meraviglia.
Informazioni importanti da sapere
Durante alcune giornate, è possibile trovare cumuli marroni a riva. È posidonia, pianta marina protetta, che non è sporca, non puzza (quasi mai), e serve a tutelare l’ecosistema. Tuttavia può risultare fastidiosa, ma per fortuna basta camminare un po’ per incontrare spazi che ne sono privi.
I servizi igienici sono pochi e non possiamo escludere che siano un po’ sporchi, soprattutto in alta stagione. Il consiglio che vi diamo è quindi quello di mettere nelle vostre borse salviette, disinfettante e un po’ di spirito d’adattamento. Alcuni bar sulla spiaggia accettano solo contanti, per cui è sempre meglio avere qualche euro in tasca.
In alcune zone, inoltre, il cellulare prende malissimo. In particolare verso la parte centrale della spiaggia, dove è possibile con maggior frequenza che la rete sia instabile. Durante i mesi più bollenti, i cani non sono ammessi per via della protezione ambientale, ma a in bassa stagione (primavera o settembre/ottobre), molti abitanti li portano, soprattutto al mattino presto.
Per chi ama la comodità, a disposizione ci sono alcune aree attrezzate per il noleggio di ombrelloni e lettini, senza però perdere quella sensazione di contatto diretto con la natura.
Quali sono le migliori cose da fare vicino a Es Trenc?
La meravigliosa Es Trenc presenta un equilibrio delicato tra bellezza incontaminata e turismo, che però si può ancora vivere pienamente se si arriva con un po’ di pazienza e rispetto per l’ambiente. Anche i suoi dintorni, quindi, vanno visitati con amore anche perché sono davvero tante le meraviglie da scoprire:
- Passeggiare per la colonia de Sant Jordi: piccolo villaggio di pescatori che ha mantenuto un’atmosfera autentica, lontana dai grandi flussi turistici. Vi si può mangiare pesce freschissimo in uno dei tanti ristorantini locali, passeggiare sul porto o prendere un caffè in piazza. Chi vuole vivere come un local non deve perdersi il mercato del pesce, il vero e proprio cuore pulsante del paese;
- A Sa Ràpita per un gelato o una birra: località vivace e con un bel lungomare, il top per una pausa dopo la spiaggia per sorseggiare una birra fresca in un bar sulla piazza o gustare un gelato artigianale. Qui gli abitanti del luogo si incontrano per rilassarsi e raccontare storie di Maiorca lontane dai resort;
- Scoprire il Parc Natural de Ses Salines: per fare camminate immerse nella natura, tra sentieri, dune, pini e lagune salate. È un angolo di Maiorca ancora poco battuto, perfetto per chi vuole scappare dalla folla e immergersi in un paesaggio unico;
- Visitare le cantine storiche di Campos: alcune aprono le porte ai visitatori per degustazioni di vini locali. Un modo perfetto per conoscere un’altra faccia dell’isola, fatta di tradizioni e sapori autentici;
- Fare un tuffo nel passato a Santanyi: a meno di 20 minuti da Es Trenc, Santanyí è un borgo di pietra chiara con un mercato settimanale famoso. Qui si respira un’atmosfera tipica, tra artigianato, caffè e piazzette soleggiate, ideale per un giro pomeridiano dopo la spiaggia.

Durante un viaggio a Maiorca, quindi, è essenziale mettere nel proprio itinerario la spiaggia di Es Trenc perché è uno di quei posti che restano dentro. Non è perfetta, non è nascosta, e d’estate può diventare un vero caos. Ma se la si prende con calma, si sceglie bene quando e come viverla, quel che si riceve indietro è un mare da sogno e un paesaggio che sembra uscito da un film.
In poche parole, è il classico posto dove si torna ogni volta con la voglia di ritrovare un po’ di quella libertà semplice, fatta di sabbia tra le dita, vento sulla pelle e il suono delle onde.